459 Romanzi di [narrativa] .: Writer Officina :.
 
Cristina Fiorenzato
Come un diamante, come una rosa Narrativa Contemporanea
Avvertii un nodo nello stomaco e lacrime di amarezza e delusione pungermi gli occhi. Di dormire non vi era verso e sentivo di non riuscire più a trattenere il pianto, spingeva forte per uscire dai miei occhi e buttare fuori dal mio cuore tutto il dispiacere. Mi alzai dal letto, mi vestii silenziosamente, infilai le scarpe ed uscii chiudendo piano la porta per non disturbare la professoressa Pace. Non mi parve svegliarsi, per lo meno non lo diede ...
Antonio Zifaro
La luce e la nebbia Narrativa
Chewingum. Linda. - La mia gomma da masticare, verde e rosa, sprigiona il suo profumo di menta e di plastica mentre naviga e si spande nella mia bocca. Mi si appiccica ai denti e alle labbra finché non ne ho più voglia e la tiro via. Ma appena la sputo si allarga sorprendentemente fino a disegnare i contorni di un campo di erba verde schiacciato sotto la luce radente di quattro riflettori. I fiati della gente che ansima sugli spalti del grande...
Carmen Scarpelli
La casa sul sasso Narrativa
Se ne frega Marta che il sole macchi la pelle e l'avvizzisca, da quando è a Villa Dalia non usa più creme che proteggono e ha messo a riposo la vanità. Il corpo è una mappa complessa, bello così com'è per mostrare il viaggio, anche le rughe misurano tempo e percorso e lei accetta ciò che la vita restituisce. Ha smesso da diversi anni di fare la tintura, i capelli lunghi li ha tagliati preferendo il caschetto di un sale e pepe verace e gli abiti,...
Raffaella Nardi
I cannibali Narrativa
Il pianto delle madri - плач матерів. “Vorrei che nascesse con un cesareo programmato” disse Cecilia a Carlotta Panerai alla trentaseiesima settimana di gestazione. “non vedo il motivo di un cesareo che anzi sarebbe controproducente” rispose ferma l'amica. “Perché? In che senso controproducente?” replicò Cecilia “Per il tempo di recupero fisico della gestante. Fidati, se non ...
Vanessa Mannucci
Cuore fuso Narrativa Rosa
"La vita reale non è paragonabile a quella delle favole che ci raccontavano da bambini e Hope Moore lo sa bene. Trentacinque anni, capelli rossi come il chicco di un melograno e un cuore malandato che non le permette di vivere con la stessa libertà concessa a chi le sta attorno. Nessuno, compresa la sua famiglia, si accorge della gabbia dorata nella quale Hope è rinchiusa da qualche anno. Lei stessa è la prima a non averne consapevolezza, legata ...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato a chi crede in se stesso e vuole incantare il mondo con le parole. Dedicato ai ribelli e ai sognatori, dedicato a chi non si arrende davanti a un rifiuto e vuole continuare a dipingere la vita con mille colori. Questo è il luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata, dove ognuno può coltivare i propri sogni, affinché si realizzino e non abbiano padroni. Questo è il luogo dei folli che vogliono cambiare il mondo e ci riescono davvero, questa è l'ultima speranza di chi vuole nascere mille volte e non morire mai...

Abel Wakaam