Ci attacchiamo alla Bellezza, perché è l'unico antidoto che conosciamo contro la morte. Vi riconosciamo una categoria della realtà che ha la dignità di opporvisi. Di costituire, altezzosamente e persino sprezzantemente, uno scandaloso contraltare al prevalere della morte. Eppure la bellezza è un enigma che non sappiamo capire. Tale e quale la morte, inafferrabile come la morte, a volte ti travolge, a volte la neghi e passi oltre, perché accettar...
Roberto Cocchis
A qualunque costo
Thriller Noir
Layla continuò a sbraitare anche mentre lui passava per la cucina a bere e per il bagno del primo piano, due cose di cui aveva un urgente bisogno, poi tacque di colpo mentre Giacomo tornava al piano di sotto.
- Che succede? - le chiese, vedendola intenta a guardare fuori da dietro una tenda.
- C'è una macchina qui fuori. - rispose lei - E, ora, chi cazzo può essere? -
Giacomo la raggiunse e guardò fuori anche lui. Una BMW era parcheggiat...
Lorella Marini
Come la neve non fa rumore
Giallo Noir
Bologna, 6 aprile 2019
La ven zò, la ven zò, gridò una vecchia signora dai capelli color neve, puntando il dito verso l'alto.
E lei venne giù, volteggiando scomposta. Braccia e gambe annasparono a ghermire l'aria, e i ricordi si frantumarono al suolo in infinite schegge. Paura, dolore, morte.
Allegri, indaffarati, o distratti che fossero, i bravi bolognesi che gremivano la Sala Borsa in quel tiepido sabato di aprile sembravano ignari del dolo...
Sonia Brioschi
Una panchina per caso
Giallo Noir
1° Racconto: Amedeo.
Quel bambino aveva qualcosa che la incuriosiva.
Emma era seduta su una panchina dei giardinetti di via Benedetto Marcello, a Milano. Accucciato di fianco allo scivolo, suo nipote Stefano si divertiva con un camion che lei gli aveva regalato.
Di solito, a quell'ora, subito dopo pranzo, ai giardini non c'era nessuno, ma quel primo pomeriggio arrivarono un vecchio e un bambino.
L'uomo si sedette sulla panchina alla sin...
autori vari
Noir d'autore
Noir
La piazza.
Patrizio Iezzi.
La ragazza strascicava i piedi quasi durasse fatica a sollevarli, mentre usciva dalla piazza. Era claudicante, ma non dimostrava apparenti segni di deambulazione ridotta da problematiche più o meno transitorie. Il suo sguardo aveva incrociato quello della giovane mamma che spingeva una carrozzina blu per neonati. La mamma guardava un po' avanti e un po' il piccolo, nascosto al caldo afoso di fine mattinata di una ...
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Biblioteca di Writer Officina
Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...