Un tempo facevo dei segni sulla corteccia degli alberi. Ho smesso quando ancora le mie gambe non erano storte, i seni non somigliavano a due frutti vizzi e i capelli non avevano il colore della sabbia.
Adesso conosco tutte le voci del mare.
D'estate, con la bonaccia, le onde respirano. Vado sugli scogli, guardo i pesci nuotare nelle buche e sfioro con le dita i molluschi che aprono le valve al ritmo dell'acqua. D'inverno, quando fa così freddo ...
Suajens Miazzo
La mia rosa bianca
Romanzo
Mia madre, classe 1955, è nata in Francia, figlia di una coppia di immigrati che là risiedevano, mio nonno era metalmeccanico. Tornarono nel loro paese, nel Nord Italia, quando lei aveva quattordici anni.
Colui che dovrei chiamare padre ma non posso, non so esattamente quando nacque, non l'ho mai chiesto, oppure l'ho dimenticato. Meglio così. Meno ne so, meglio sto.
Ricordo solo di aver sentito da mia nonna paterna questo: quando nacque, nei ...
Mauribo
Io tra di voi
Romanzo
C'è una sensazione che travolge chi sta per essere lasciato.
Non arriva all'improvviso: è un'ombra che si allunga lentamente, mentre il rapporto si spegne.
Una nebbia densa che inghiotte tutto.
Non si vede più nulla, ma si sente ogni cosa: il distacco, il gelo, il tempo che si restringe.
In quei momenti capisci che i giorni — forse le ore — sono contati.
Marco e Louise erano arrivati alla fine.
Il loro amore, un tempo vivo e palpitante, era...
Sonia Testa
Emma... vedo la vita in rosa
Romanzo Storico
Emma, stava con il naso schiacciato contro il vetro del robusto finestrino quando la littorina rallentò nei pressi della stazione di Ninfa - Norma.
Ecco apparirle davanti agli occhi increduli una città fantasma con le favolose rovine, con le sue mura, la torre quadrata, le chiese e l'abitato che giaceva sommersa quasi nella palude, sepolta sotto l'edera che si spargeva sui muri in cascate verdi. Una impressione indescrivibile agitava l'animo già...
Elena Destro
Anche tu sola stasera?
Romanzo Rosa Autobiografico
A volte non puoi o non vuoi parlare con nessuno.
Vuoi solo prendere il quaderno e la matita
e incominciare a scrivere, di getto,
lasciando che le parole creino frasi... le frasi, pagine...
E piano piano ti ritrovi ad aver raccontato a te stessa
tutto ciò che non volevi più trattenere!
Per me stessa.
La semplicità di scrivere un racconto.
La necessità di raccontare la verità.
Forse entrambe le cose.
La pacata realtà alte...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...