– Direttore, Direttore, venga subito, una cosa inaudita!
La governante aveva avuto l'ardire di chiamare direttamente il Direttore al suo numero diretto, senza passare dalla segretaria. “Deve senz'altro trattarsi di qualcosa d'eccezionale o, peggio, di grave”, pensò il direttore stupito dall'iniziativa in- consueta della governante.
– Che cosa c'è di così urgente, Mireille?
– Venga Direttore, la prego, deve vedere con i suoi occhi. Sono alla 55...
Giampiero Momi
11 giorni
Narrativa Thriller
L'uomo era seduto alla scrivania e la sua immagine era riflessa sullo schermo del PC spento.
Come ogni sera di quella settimana era rientrato tardi dal laboratorio. Si era fermato da Mario all'angolo della strada, unico esercizio della zona che rimaneva aperto fino a tarda ora. Aveva comperato una bottiglia di Aberlour 16 anni, una scatola di toscanelli, scambiato un cordiale saluto con il padrone del negozio con il quale, da anni ormai, esiste...
NiCMe (Niccolò Mencucci)
Addio, Etruria!
Narrativa Psicologica
Si sono ammazzati con i propri regali di Natale. Di seguito la conta dei morti segnalata dalla Nazione Etruria:
• Zacinto Z., classe 1959, la testa è stata divisa a metà dal coltello elettrico Borsh di ultima generazione;
• Zorba Z., classe 1960, il seno è stato maciullato da un tritacarne americano. Uno di quelli costosi;
• Zucchero Z, classe 1980, la faccia è stata sciolta con un ferro da stiro DeLonghi elettronico;
• Zizì Z., classe 1925, ...
Sergio Beducci
Pocofuturo
Narrativa
Cosa significava che sua madre era dovuta partire per un lungo viaggio? Che voleva dire che adesso era in paradiso? Sua madre era morta, punto. Credevano che non capisse cosa volesse dire essere morti?
Quando era successo al suo canarino, l'anno prima, lo aveva trovato lui, disteso e immobile sul pavimento della gabbia. Aveva aperto la porticina prendendolo in mano e la sua piccola testa si era subito piegata in un modo strano, come se il coll...
Sergio Bertoni
L'Intruso
Narrativa
Il robot.
C'era una volta... un Re, diranno subito i miei fedeli lettori. No, amici, avete sbagliato! C'era una volta un robot. Non era un robot comune, facile a distinguersi come quelli che magari usate per pulire i pavimenti. Era un robot particolare, che nessuno sarebbe mai stato in grado di distinguere da un essere umano. La sua similpelle era morbida e tiepida, in pratica, del tutto identica alla pelle di uno qualsiasi dei vostri conoscen...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...