Bologna, 6 aprile 2019
La ven zò, la ven zò, gridò una vecchia signora dai capelli color neve, puntando il dito verso l'alto.
E lei venne giù, volteggiando scomposta. Braccia e gambe annasparono a ghermire l'aria, e i ricordi si frantumarono al suolo in infinite schegge. Paura, dolore, morte.
Allegri, indaffarati, o distratti che fossero, i bravi bolognesi che gremivano la Sala Borsa in quel tiepido sabato di aprile sembravano ignari del dolo...
Elide Ceragioli
Mele marce per la squadra
Giallo Poliziesco
Cominciò così.
In molti lo credono e, quel che è peggio, lo dicono.
Chi sono io per smentirli?
Avevo tredici anni e le tette a pera, acerbe eppure sfrontate, puntavano verso l'alto occhieggiando dalla scollatura appena accennata, da bambina che non sa di aver superato la soglia dell'adolescenza.
Gli uomini mi guardavano di sottecchi, sorvegliavano la mia crescita, con la stessa golosa bramosia con la quale guardavano le arance o i fichi, in a...
Arsenio Siani
Ritorno a Nulvis e altri racconti
Giallo Storico
“E infine, ci risiamo.”
Aker fece vagare lo sguardo sulle pozze davanti a lui. Erano arrivati nel sito termale a cui giunsero quella notte di un anno prima durante il loro viaggio verso Nulvis per risolvere il mistero dell'omicidio del giovane rampollo della famiglia Lecne.
“Signore, cosa intendi fare?” chiese Vel notando che Aker si stava sciogliendo i lacci della tebenna.
“Ovviamente intendo fare un bagno ristoratore. Quest'acqua è come un...
Alessandro Fusi
L'angelo incompiuto
Thriller Giallo Storico
- In Nomine Patris et Filii et Spiritus Sancti. -
- Amen. -
- Gratia Domini nostri Iesu Christi, et caritas Dei, et communicatio Sancti Spiritus sit cum omnibus vobis. -
- Et cum Spirito tuo - risposero in coro i fedeli nella piccola chiesa di Lucignano, una costruzione che risaliva a poche decine di anni prima, con l'unico vanto di avere uno dei campanili più alti della zona di Montespertoli.
Don Savino, con le mani alzate in segno d...
Marta Brioschi
La Casa Gialla
Giallo Rosa
Prologo.
Finalmente realizzava il suo sogno; anzi no, si trattava piuttosto di una scommessa con se stesso. Partiva senza (quasi) un soldo in tasca per l'Europa e senza nemmeno sapere esattamente quando sarebbe tornato. Tutto per rivedere lei, una madre di cui riusciva a malapena a ricordare il volto.
“Non ti permetterò di lasciare la Corea. Sai che posso farlo.”
Nella luce fioca di quell'ultima sera estiva, il volto del padre aveva un che d...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...