Lamberto da Castano a Montebuoni.
Stavamo conversando nella sala grande del palazzetto Buondelmonti di Montebuoni una sera di fine estate dell'anno di grazia 1190. Con me erano mia moglie Gemma, il mio giovane aiutante Cencio e messer Blumi, medico di Selvapudia e suocero di mio fratello Rinieri, che aveva acconsentito a venire a trovarmi e a trascorrere con me almeno la buona stagione.
Nonostante l'estate ormai alla fine faceva molto cald...
Costanza F.
Giallo come le rose
Romanzo Formazione Noir
In data 23 ottobre 2001, alle ore sette e trenta del mattino, scoprii che proprio io, Bartolo Innocenti, ero sospettato dell'omicidio di mia moglie. Quando lessi la notizia in prima pagina, il quotidiano mi si sfaldò fra le mani madide di sudore. Pagai il caffè e corsi dal mio avvocato.
Con veemenza gli spiegai che amavo mia moglie e non l'avrei mai uccisa. Non capivo perché Il Gazzettino ipotizzasse un delitto passionale.
Il mio avvocato prati...
Marcella Formenti
Nicaredda
Giallo Storico
Lampedusa, 30 settembre 1949.
Era ricurvo e se ne stava a filo d'acqua sulla schiena. Il mare, trasparente e trafitto da raggi lunari, era di un blu cobalto. Una piattaforma scogliosa, interrotta da piccole oasi di sabbia biancastra, era il fondo su cui, da almeno un paio d'ore, poggiavano due grandi piedi pelosi adorni di spesse unghie ingiallite. Circa una quarantina di centimetri più su, in mezzo a grosse ginocchia nodose, la fiacca marea ...
Marcello Salvi
Le acque di Amsterdam
Giallo Noir
- Notte fonda
Non c'era più nulla da fare, scappare era l'unica soluzione, si girò e corse via, sperando di non essere stata vista, ma lo scalpiccio alle sue spalle le diceva che era una speranza vana, non conosceva la zona quindi fuggì alla cieca, non ricordava neppure più da dove fosse venuta, semplicemente corse, era notte fonda, le luci dei lampioni illuminavano di una luce giallastra e poco utile a chi, in piena corsa, avrebbe avuto bisogno...
Alton Sinetti
Il Silenzio Di Artemisia
Giallo Investigativo
Era una notte lugubre, una di quelle in cui il cielo sembrava piangere lacrime infinite. La pioggia, sottile ma insistente, tamburellava contro i vetri appannati di un piccolo studio d'arte, nascosto in una viuzza secondaria di Firenze. L'aria era intrisa dell'odore acre di vernice fresca e solvente, un mix che impregnava le pareti ricoperte di schizzi e tele incompiute.
Clara Bellini, un'artista emergente di appena ventotto anni, lavorava in ...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...