132 Romanzi di [Racconti] .: Writer Officina :.
 
Giampaolo Squarcina
Prima di non vederci più Racconti
Il prof. Roberto Bianco, soprannominato Z3 per via del digramma con cui si firmava sul registro di classe, sembrava più eccitato di noi alla prospettiva del viaggio cui peraltro, annunciò, non avrebbe partecipato dal momento che stava terminando di allestire la propria personale in una galleria d'arte del centro: era specializzato nel dipingere nebulose, galassie, costellazioni e riscuoteva un certo successo. Il Corriere dell'Arte di Rivoli e Bu...
Antonio Davini
Baciami il male Racconti
.se fosse andata male. Intanto che camminava ticchettando per strade inondate di luce e afa, il piccolo filo d'oro che aveva al collo si muoveva oscillando.
La sottile catenina con appeso un piccolo ciondolo entrava e usciva dalla scollatura, in mezzo ai seni e poi sul petto, picchiettando a volte sulla pelle, a volte sul vestito.
Quando se ne accorgeva, tra un pensiero e l'altro,
afferrava il ciondolo e lo faceva scorrere ne...
Federico Maderno
Tùrbìne Racconti
Arrivammo al 45 di Cable Street. La porta dell'obitorio, ma sarebbe meglio dire dell'ospedale dei morti, era un robusto pannello di rovere, ma la serratura era davvero troppo elementare per la mia buona manualità. Il Dottor Wood circondò la lanterna con il suo tabarro, in modo da lasciar passare solo la luce indirizzata nel punto dove io lavoravo di grimaldello. – Può essere che ci arrestino – mi disse, mentre scrutava, nel buio, in...
Stefania Cuccu
Figli di Sardegna, racconti di vita Narrativa
Mary Emme. Li riconosci subito quelli che hanno sofferto, che hanno avuto un dolore. Un dolore vero, grande; qualcosa che ti ha portato a un centimetro dalla morte, ma poi non sei morto. Qualcosa che, anche se passano gli anni, non se ne va e si mostra ogni tanto nei dettagli, in certi sguardi, piccolino ma c'è. È lì e parla con te. Li riconosci subito quelli che hanno avuto un vero dolore, non perché sono diventati più duri o più cattivi. Il ...
Vittoria Ronchi
Il vento del libero arbitrio Racconti Storie vere
JOSÉ (Terzo racconto della raccolta, n.d.a) Dedicato alle coste del Capo di Trafalgar, dove ogni primavera i riflessi argentati dei tonni selvaggi tornano a stagliarsi nitidi tra l'azzurro del cielo e la spuma del mare. José aveva passato una nottataccia, senza un attimo di riposo. All'una era balzato a sedere sul letto, con gli occhi sbarrati. Poi, a intervalli di circa trenta minuti, ogni volta che era sul punto di riaddormentarsi, col ...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato a chi crede in se stesso e vuole incantare il mondo con le parole. Dedicato ai ribelli e ai sognatori, dedicato a chi non si arrende davanti a un rifiuto e vuole continuare a dipingere la vita con mille colori. Questo è il luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata, dove ognuno può coltivare i propri sogni, affinché si realizzino e non abbiano padroni. Questo è il luogo dei folli che vogliono cambiare il mondo e ci riescono davvero, questa è l'ultima speranza di chi vuole nascere mille volte e non morire mai...

Abel Wakaam