Il prof. Roberto Bianco, soprannominato Z3 per via del digramma con cui si firmava sul registro di classe, sembrava più eccitato di noi alla prospettiva del viaggio cui peraltro, annunciò, non avrebbe partecipato dal momento che stava terminando di allestire la propria personale in una galleria d'arte del centro: era specializzato nel dipingere nebulose, galassie, costellazioni e riscuoteva un certo successo. Il Corriere dell'Arte di Rivoli e Bu...
Amelia Belloni Sonzogni
Anime animali
Narrativa Racconti
Qual è il filo?
Sono fermamente convinta che gli animali abbiano anima, personalità, indole, carattere, sensibilità. E intelligenza. Sono individui senzienti. Vivendo a stretto contatto con noi umani, se e quando li amiamo, mostrano al meglio queste loro peculiarità, ma sta a noi coglierle e distinguerle. Possiamo per fortuna essere educati e formati a questo, possiamo leggere, studiare, apprendere; tuttavia, l'esito non è così scontato e purt...
Mario Nejrotti
La Vita è una guerra e altri racconti
Racconti
La spiaggia.
Anche i passi erano silenziosi in quel locale insonorizzato con le pareti di metallo grigio e le luci azzurre.
Il punto più luminoso era in fondo.
Un grande schermo occupava la parete. Era diviso in tanti riquadri su cui scorrevano paesaggi, città, catastrofi naturali, scene famigliari, di lavoro, di violenza, di guerra, di coraggio, di bontà, di individui, di moltitudini, di vita...
Sembravano documentari trasmessi a...
Marinella Giuni
Racconti seri se_veri
Racconti Brevi
Io aspetto a casa con le bambine, da brava.
Nadwa.
E' il primo giorno di estate ma non è ancora la mia estate. E' quella stagione fatta di un cielo che sembra latte, con insetti fastidiosi che vorticano nei giardini dove pochi anziani si fanno compagnia. Mi guardano. Sono la maruchena, anche se in realtà sono del Cairo. Sono nata lì, ho abitato lì ed ho studiato all'Università. Chimica! Mi è sempre piaciuto conoscere la trasformazione, la str...
Federico Maderno
Tùrbìne
Racconti
Arrivammo al 45 di Cable Street. La porta dell'obitorio, ma sarebbe meglio dire dell'ospedale dei morti, era un robusto pannello di rovere, ma la serratura era davvero troppo elementare per la mia buona manualità.
Il Dottor Wood circondò la lanterna con il suo tabarro, in modo da lasciar passare solo la luce indirizzata nel punto dove io lavoravo di grimaldello.
– Può essere che ci arrestino – mi disse, mentre scrutava, nel buio, in...
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Biblioteca di Writer Officina
Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...