Ero solita fare colazione ascoltando il primo notiziario del mattino. Accesi la radio e ciò che sentii fu sconcertante.
Durante la notte, più di duemila militari erano stati impiegati per la costruzione di un muro lungo oltre cento chilometri che avrebbe diviso il Paese in due parti. Erano stati anche interrotti tutti i collegamenti tra la Germania est e ovest, creando il caos tra la popolazione.
Nei giorni seguenti, avrebbero eretto oltre tr...
Tina Taliercio
La leggenda di Nitrodi
Narrativa Contemporanea
La padrona di casa l'accolse con un sorriso timoroso. Cercò di metterla subito a suo agio, benché il disagio fosse evidente. Era combattuta, incerta sul da farsi. Tentò di rompere il ghiaccio chiedendole come si trovasse ad Ischia, cosa avesse visto fino a quel momento.
Dinanzi a una fumante tazza di caffè ed una crostata di mele fatta da Rosaria, Lisa raccontò la sua breve esperienza, collegandosi alla nonna. Le narrò del forte legame vissuto c...
Aldo Viano
Cronache dal Grand Hotel
Narrativa
– Direttore, Direttore, venga subito, una cosa inaudita!
La governante aveva avuto l'ardire di chiamare direttamente il Direttore al suo numero diretto, senza passare dalla segretaria. “Deve senz'altro trattarsi di qualcosa d'eccezionale o, peggio, di grave”, pensò il direttore stupito dall'iniziativa in- consueta della governante.
– Che cosa c'è di così urgente, Mireille?
– Venga Direttore, la prego, deve vedere con i suoi occhi. Sono alla 55...
Damiana Scandamarro
Alexis: la fiaba di Aurora
Narrativa
Sentì il battito del cuore accelerare.
Lo zaino premeva sulla schiena fradicia di sudore, le gambe affaticate si muovevano con troppa lentezza. Erano dietro di lei.
Camminavano in gruppo: non riusciva a distinguere quanti fossero, ma non si voltò.
Stavano ridendo.
Provò ad aumentare il passo, ma non ci riuscì: ogni muscolo era teso e dolorante, il volto rosso di sudore.
I suoi occhi indugiavano inquieti sulla strada polverosa, mentre si ...
Antonella Sacco
Agnes
Narrativa
La lampada e il libro
Prendere la metropolitana è stata una pessima idea; la folla mi soffoca, il mio naso è tormentato da odori diversi di sudore, capelli, profumi, creme, abiti stropicciati e indossati più e più volte. Non vedo l'ora di giungere alla mia fermata e ogni volta che aprono le portiere sbircio fuori per leggere il nome della stazione, ma non è mai quella e nuovi passeggeri salgono e mi spingono sempre più all'interno contro gli a...
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Biblioteca di Writer Officina
Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...