Autore: Fausto Schiavo
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Storia di lavorativa follia.
Mi chiamo Fausto. Oggi un bel giorno per morire.
Sono arrivato un po' tardi al lavoro stamattina, sono le 8.20 (di solito inizio alle 8.00).
Il mio calendario segna venerdì 4 dicembre, questo significa che faremo un bel ponte fino a martedì 8.
Ho già trovato il mio PC acceso (un grazie a Ivan che lo accende ogni mattina). Dunque, come da routine apro i file degl...  |
Autore: Luana Troncanetti
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I silenzi di Roma
Giallo Noir
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Fuochi d'artificio.
Il dolore ti infila in una pelle diversa, ti riveste di volti sconosciuti, scolpisce lineamenti estranei finché non ti smarrisci in un'immagine oscura. Diventi così un'ombra, qualcosa di mostruoso che ti fissa al di là dello specchio. Segui le pieghe della tua nuova faccia con le dita appena tremanti, senza porti domande.
A questo ti porta il dolore.
Devi provarne molto,...  |
Autore: Maria Masella
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Mariani e le ferite del passato
Noir
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Giovedì 15 gennaio - Pomeriggio.
La vita famigliare è tornata a una normalità sospesa. Il problema è che non so come le mie donne vivessero di solito, perché uscivo al mattino e tornavo la sera. Sembra che tutte stiano con il fiato sospeso e camminino in punta di piedi. Le figlie non parlano a voce alta e spesso sento l'occhiata indagatrice di Ludo, la minore, quella che mi somiglia di più come...  |
Autore: Eleonora Scali
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La ricompensa
Thriller Noir - Saga Familiare
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Fiordaliso accese il pc, indossò cuffie, visore 3D, microfono e sensori e fece il suo ingresso ufficiale nel mondo di Perfect Life.
Per prima cosa si recò a shopping-land. Le pareti di ogni boutique erano suddivise in riquadri, dentro ognuno di essi apparivano a ciclo continuo fotografie di abiti e accessori firmati con il relativo prezzo di vendita: cifre da capogiro, pagabili solo con carta di ...  |
Autore: Marcello Salvi
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La ragazza di Amboise
Noir
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La principale occupazione della Banda Du Pre era attendere che finisse l'orario di lavoro, il Sistema Bertrand non lasciava scampo, nessun caso sarebbe mai arrivato secondo le normali rotazioni sulla scrivania dell'Ispettore Capo Du Pre; quando arrivavano erano errori, casi fortuiti o rogne mandate lì apposta per morire.
Quella mattina le cose andarono diversamente.
Una donna entrò nell'anti...  |
Autore: Marcello Salvi
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Piccoli casi senza importanza
Giallo Noir
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Aveva Vinto.
Aveva vinto, era questo il succo del discorso, c'erano voluti quasi 37 anni, ma aveva vinto lui, la voce roca dell'altoparlante della Stazione era come una Sentenza, “Lyon Part Dieu”. Lione, da cui era stato cacciato con una promozione a Parigi come foglio di via e nella quale ora tornava con un invito Ufficiale, con un nome sul cartellone, con una macchina ad aspettarlo, con ceri...  |
Autore: Alfredo Angelo Sasso
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La cantina dei Mitchell
Giallo Noir
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Il doppio fondo.
Annabella rimase incredula alla vista del contenuto.
Allucinante e scioccante al tempo stesso.
Un doppiofondo ricavato nel cassetto pieno di armi da taglio, bisturi, lamette, manette, frustini: un repertorio da sadico al completo.
Ma quello che la sconvolse, era il sangue presente ovunque, sia sugli oggetti che sulle pareti del cassetto.
Sangue recente e meno, segno che e...  |
Autore: Luisa Ferrero
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Aprì gli occhi.
La vista era annebbiata. Un sapore dolciastro le fece venire un conato di vomito.
“Dove sono? Che è successo?” pensò la ragazza cercando di orientarsi nella semioscurità.
Capì di essere sdraiata su un vecchio materasso che puzzava di piscio.
Muovendosi piano tentò di alzarsi, ma si tenne ben stretta al bordo perché tutto intorno a lei iniziò a girare. Un altro conato di vomito ...  |
Autore: Ercole De Angelis
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Seven deaths - sette strane morti
Noir
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Mio Dio, che ore sono? Ho mangiato troppo ieri sera. Accidenti, dov'è l'orologio? Apro gli occhi, è buio, totalmente buio. Strano, e la luce dei lampioni pubblici? Do un'occhiata alla finestra. Buio totale, non una stella, non un chiarore, niente. Solo questo nero vuoto e freddo, come un buco senza fondo. Ho una strana sensazione, un buio così, ad occhi aperti, non l'ho mai visto, è totalmente irr...  |
Autore: Roberta Marotta
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Vasi comunicanti
Giallo Noir
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Innocenza.
Lucca, novembre 1960.
Una debole luce proveniente da un unico lampione illuminava la grande porta finestra proiettando due indistinte e lunghissime ombre sul pavimento sconnesso.
Il pianto delle due piccole sagome era silenzioso e composto, la condensa all'interno del vetro e la pioggia abbondante all'esterno lo mascheravano perfettamente trasfigurando e animando i lineamenti ...  |