Autore: Raffaele Boccia
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La meccanica della morte
Thriller Noir Psicologico
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Il Sostituto Procuratore.
Il Sostituto Procuratore è una donna.
Ha i capelli ricci biondo cenere, su un viso denso di rughe, ossuta, bassa, sarà un metro e sessanta. Ha i capelli di una ventenne sulla testa di una vecchia, e questo è disarmonico, brutto. Ributtante. Dalle dita giallastre della mano destra, so che è o è stata un'accanita fumatrice, senza filtro. Sta acquattata alla sua scriva...  |
Autore: Raffaele Boccia
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La natura della bestia
Thriller Noir Psicologico
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«Che maciello!» Sbotta il maresciallo, proprio con la “i” alla napoletana.
Con questo caldo l'odore del sangue prende allo stomaco. Allora lui esce. Gli altri si muovono sicuri prendendo impronte, scattando foto ai vari segnaposto gialli, alla scena del delitto. Delitto? Ancora non si può dire, aspettiamo il giudice.
Sei gatti stanno ai bordi della siepe, curiosi, più le onnipresenti cicale, sf...  |
Autore: Raffaele Boccia
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Foglie nella corrente
Romanzo dell'anima
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Al tramonto mi sono seduto sulla stradina in fondo alla pista dell'aeroporto. Di qua un laghetto con le molte luci bianche e rosse che segnalano la via all'atterraggio, di là il lungo nastro di cemento delineato da una collana di lucine gialle e blu.
Sono rimasto, nonostante l'aria fredda, per un bel po' a naso in su: cirri e piccole nuvole basse bianche, un paio di gabbiani lenti, silenzio nella...  |
Autore: Raffaele Boccia
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Tatà tatàn... tatà tatàn... tatà tatàn... tatà tatàn... Il carrello del vagone ripete all'infinito il tocco delle ruote d'acciaio sulle giunture dei binari. Ad ogni tocco e risposta è un intero binario percorso: quarantotto metri. Quanti tatà tatàn ci sono da Genova a Treviso?
Nello scompartimento di prima classe Enrico guarda la pianura scorrere di là del finestrino, e cerca di calcolare a ment...  |
Autore: Raffaele Boccia
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Libro dei baci perduti
Taccuino di viaggio nell'anima
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Pronto Soccorso.
Giornata al pronto soccorso.
Mia madre, quella tignosa, slogata il polso, ma sembrava fosse giunta la sua ultima ora. Niente.
Invece, molte vite sospese in lettighe bianche tra stanze e corridoi.
Una mamma, con il suo bimbo, e ridicolo marito in pantaloni rossi, presa alla sprovvista da un mancamento, e le gambe non la tengono più. Di qua e di là a far esami. Per tutte le...  |