Autore: Renato Delfiol
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Un grido nella notte
Giallo Storico
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Lamberto da Castano a Montebuoni.
Stavamo conversando nella sala grande del palazzetto Buondelmonti di Montebuoni una sera di fine estate dell'anno di grazia 1190. Con me erano mia moglie Gemma, il mio giovane aiutante Cencio e messer Blumi, medico di Selvapudia e suocero di mio fratello Rinieri, che aveva acconsentito a venire a trovarmi e a trascorrere con me almeno la buona stagione.
Non...  |
Autore: Luana Troncanetti
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I silenzi di Roma
Giallo Noir
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Fuochi d'artificio.
Il dolore ti infila in una pelle diversa, ti riveste di volti sconosciuti, scolpisce lineamenti estranei finché non ti smarrisci in un'immagine oscura. Diventi così un'ombra, qualcosa di mostruoso che ti fissa al di là dello specchio. Segui le pieghe della tua nuova faccia con le dita appena tremanti, senza porti domande.
A questo ti porta il dolore.
Devi provarne molto,...  |
Autore: Pietro Di Gennaro
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Il Terzo Livello
Narrativa
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- Pronto? ci sei? come stai? Max e dai! mi rispondi? ti ho mandato anche trecento euro per il compleanno, li hai ricevuti? potevi mandarmi una conferma, almeno farti sentire! ma si può sapere come stai? - - chiamo da ore e finalmente mi ha risposto, fa sempre così, si fa desiderare.
- Ma mi prendi per il culo? ho visto gli sms ma gli altri soldi dove sono? i soldi mi servono per la patente e ...  |
Autore: Andrea Corcione
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Isole Felici
Romanzo Umoristico
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Io odio Pachito, il cane di Pietro Marius e di Ramona, ci tengo a sottolineare che io non odio gli animali, nemmeno li adoro, mi sono indifferenti. Un cane è un cane, può essere fedele, giocherellone, docile o dal temperamento aggressivo ma mai, e dico mai, avrei pensato di incontrare nella mia lunga vita un cane così stronzo! Pachito è proprio un pezzo di merda.
Da tempo frequenta casa mia e po...  |
Autore: Elsa Zambonini Durul
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Acque del Bosforo Acque del Piave
Thriller - Narrativa
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Sto finendo di consumare la colazione sulla nostra terrazza di Beyoğlu. La sedia di fronte a me è vuota ma il piatto sul tavolo reca tracce di Emre che ora è andato a lavorare dopo aver mangiato. Penso con una certa ansia al trasferimento nella casa nuova di Yeşilköy, che Emre sta ultimando. È l'abitazione dove hanno vissuto la mamma e i nonni che non ho conosciuto, essendo morti quando ...  |
Autore: Luigi Arcari
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Sabato.
Lo squillo del cellulare gli scoppiò nella testa, inaspettato sia per il sonno profondo in corso, sia per la consapevolezza interiore che non fosse giorno di lavoro e che quindi, secondo regola e giustizia, non dovesse esserci sveglia alcuna prima della mattinata avanzata. Francesco impiegò tempo a realizzare che fosse una chiamata telefonica quella in corso e non la sveglia, poi per tr...  |
Autore: Sharif
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ALLA FINE DEI SOGNI... INIZIA L'INCUBO
ORE 12:00
L'assassino era in piedi di fronte alla finestra e guardava il campanile di una chiesa, ma in realtà guardava un vecchio ricordo; un ricordo che a sua volta sembrava guardarlo da laggiù, dai merli della torretta.
Dietro di lui c'era Silach, svenuto e ferito alla testa; braccia e gambe erano saldamente legate a una sedia con del nastro adesivo g...  |
Autore: Sergio Beducci
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Cosa significava che sua madre era dovuta partire per un lungo viaggio? Che voleva dire che adesso era in paradiso? Sua madre era morta, punto. Credevano che non capisse cosa volesse dire essere morti?
Quando era successo al suo canarino, l'anno prima, lo aveva trovato lui, disteso e immobile sul pavimento della gabbia. Aveva aperto la porticina prendendolo in mano e la sua piccola testa si era...  |
Autore: Lida Coltelli
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Et in bona gratia
Giallo Storico
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Un'indagine per il Commissario Estense Ludovico Ariosto.
Mercoledì 26 febbraio
San Faustiniano Vescovo
Anno Domini 1522
Un freddo sudore imperlava la sua fronte.
La transazione si stava rivelando più difficile del previsto.
- Credete, messere... gliè tutto quel che m'è resto! Non pòto trovar altro denario... almancho per lo momento!
L'interlocutore, un elegante cinquantenne assoluta...  |
Autore: Franco Filiberto
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Il giorno delle rondini azzurre.
I
Dove sono? Dio mio, cos'è questo silenzio, questo buio? Qui non c'è niente o sono io che non vedo? Cosa mi è successo? Non ricordo niente. Non so niente. Questa cosa che mi avvolge e mi sommerge è più buia della notte. Devo uscirne, devo tornare in superficie. Ma dov'è la superficie? La luce? Dio mio, questa roba mi soffoca, mi preme sul petto e mi stringe. ...  |