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"La partita va giocata" di Annalisa Scaglione racconta la partita più importante che ognuno di noi deve affrontare: quella in cui si trova faccia a faccia con un passato le cui fila sono state mosse da altri, con scelte sbagliate che inficiano il futuro, con il coraggio di cambiare direzione per sostenere la purezza dei sogni. L'atmosfera magica di paese è descritta splendidamente dall'autrice, che ci fa respirare, con una certa nostalgia, quell'aria di festa domenicale in cui le campane della chiesa suonavano allegria, il parroco pronunciava la sua omelia e la mamma, intanto, aveva già pronto il pranzo con cui imbandire la tavola. La squadra del paese, composta da ragazzi che credono nella loro passione prima di ogni cosa e stanno finalmente riuscendo a farsi apprezzare, va incontro al rischio di vendita del campo di calcio su cui si tengono gli allenamenti, per via dei debiti accumulati. Tra vecchie foto e lettere ritrovate, i segreti verranno a galla, dimostrando che beceri interessi economici di gente senza sogni e senza scrupoli possono inficiare i sogni, l'impegno e le opportunità future dei giovani. Un romanzo scorrevole, appassionato e ricco di spunti di riflessione, laddove la storia di un piccolo paese diventa la storia del nostro grande Paese, schiavo di intrallazzi che distruggono i sogni dei giovani, costringendoli alla fuga. Una vera e propria movimentazione popolare si desterà perché quei sogni non siano destinati a naufragare, e vedrà impegnati nella ricerca della verità e della giustizia genitori e figli. Il romanzo lancia un messaggio forte e ci dona un filo di speranza, che ci si possa davvero unire per liberare il Paese corrotto, riappropriarci della sua bellezza e donare un futuro felice ai nostri ragazzi.
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