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"Diario dal Sahara di Abel Wakaam e un chiaro esempio di letteratura di viaggio. Questo viaggio però si svolge attraverso le dune del Sahara, dove il protagonista decide di mettersi alla prova insieme a quattro dromedari. All'aeroporto di Marrakech lo attendeono Hamed e Nazar, un pilota russo col suo vecchio aereo C47, che lo porta fino a Laayoune, nel sud del Western Sahara. Nella capitale del Western Sahara acquista quattro domedari e comincia a risalire il deserto in direzione di Tan Tan, un piccolo villaggio sperduto oltre il confine marocchino. La scelta di questa rotta è legata a un'informazione reperita sul sito della NASA, che riporta le coordinate di un meteorite precipitato in tempi passati. A modificare inaspettatamente i suoi progetti interviene l'incontro con Khalid, un pericoloso personaggio che vive fuori dal mondo, in un luogo chiamato: Al Haggounia. Sin da subito tra i due non corre buon sangue, ma riesce a sottrarsi ai suoi toni minacciosi quando, completamente ubriaco, si accascia sulla sua poltrona, controllato a vista dalla guardia del corpo. E se non bastasse questo contrattempo, se ne aggiunge un altro ancora più rischioso che porta il nome di Alizée, desiderosa di fuggire dalle grinfie del potente marito. Considerata la situazione, qualunque uomo di buon senno eviterebbe persino di sfiorarla, ma i due si ritrovano in un vecchio granaio e scoppia una furibonda passione. Sarebbe potuto finire tutto in quell'istante, però qualcuno li scopre e non gli resta altro che prendere di corsa i dromedari e fuggire. Raggiunto il punto di impatto del meteorite, si ritrova a cercarne traccia tra la sabbia e, aiutato dal magnetismo della bussola, riusce a trovarne soltanto una piccola scheggia ferrosa. Nella notte però viene raggiunto al campo da Alizée e immediatamente comincia un'interminabile fuga tra le grandi dune del Sahara per sfuggire a Khalid e ai suoi uomini. Riusciranno a raggiungere insieme Tan Tan e da lì l'Europa? Ai lettori l'ardua sentenza!
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