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"Calcio, esami e qualche amore" di Giulio Brisolese ci riporta ai tempi dell'università, quello spazio ricavato nella vita, che sembra rimanere a sé stante: un universo spensierato e magico, mai travolto dallo scorrere degli eventi. Lì regna l'amicizia, la passione per lo sport e gli amori che spesso sono soltanto un contorno di piacevoli e confuse sensazioni. Quello spazio che noi, generazione degli anni 70/80, abbiamo vissuto a cavallo tra penna e computer, lira ed euro, ma, soprattutto, tra una concezione della vita orientata a trovare uno spazio professionale nel nostro territorio, ed un nuova concezione che allarga gli orizzonti e suggerisce ai giovani di scappare. Nel romanzo, si leggono tutte le speranze dei protagonisti, la voglia di accedere alla vita in modo spensierato e di immortalare quei momenti, tra i ricordi delle partite di calcetto. Passioni e risate, questo il sottofondo di una narrazione snella, veloce, ironica e deliziosamente evocativa. Da leggere, per ritrovare gli attimi fuggenti di un'esistenza felice.
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