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Mi ha piacevolmente sorpreso questo Oltre le quinte. Concerto in tempore belli, romanzo di Rossana Cilli avulso dalle logiche imperanti, dai dettami ribaditi, secondo cui “si deve” (neanche l'accortezza di usare il condizionale) scrivere un romanzo, salvo poi leggere quasi esclusivamente cloni. Forse ci si può ancora proporre come alternativa all'omologazione imperante.
Al lettore si racconta in prima persona una storia che sa di Storia: una verosimile vicenda tra le infinite che hanno tessuto la vita dei popoli coinvolti nella Seconda guerra mondiale e nella resistenza al nazifascismo, una di quelle piccole determinanti azioni, di apparente singola irrilevanza, ma tutte insieme risolutive.
L'io narrante – con uno stile adeguato al proprio ruolo, età, istruzione e professione – come se stesse raccogliendo i ricordi per scrivere un memoriale per i propri nipoti, inizia a raccontare di sé adolescente, mentre in un pomeriggio d'autunno raggiunge la casa dell'insegnante di musica e il buon cane bianco dei vicini, rallentato dall'età, lo accompagna. Frau Lemper pare avere atteso proprio lui per lasciargli qualcosa prima di andarsene, nonostante i soccorsi che, quando la trova riversa tra le foglie, il ragazzo chiama, correndo in bicicletta a bussare alle porte dei vicini della sua cittadina bavarese. In quel momento, terminano una vita, un periodo dell'adolescenza e un mondo, quello dell'Europa prima del nazismo e della guerra. Si delinea la singolarità di un'anziana signora, custode di una preziosa eredità che il ragazzo dovrà a propria volta custodire e al tempo stesso risolvere e svelare; l'azione si sposterà dalla Germania all'Inghilterra seguendo una delle tante azioni di spionaggio e dei tentativi di eliminare il Führer. L'amicizia è messa alla prova dalle scelte di campo morale, prima che politico, rivelatrici delle pieghe dell'animo umano; l'amore è vittima di antichi pregiudizi ma se alle avversità in alcuni casi non sopravvive, in altri si rinsalda; anche il segreto di Frau Lemper sarà svelato e un pezzo di Storia si ricomporrà nel ricomporsi della vicenda. Su tutto, la musica accomuna e accende i sensi, affinando la capacità di percepire le emozioni.
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