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Favole e falene di Carmen Trigiante ha risvegliato un'altra me.
- Diamine dell'amministratore! Ti stanno crescendo le menne! Benedettiddio! Zampa Corta! -
Ma cosa dici?
Ripeto le frasi di Maria Callas: simpatica idea, particolare e divertente.
Maria Callas era un soprano ed è morta, ormai.
Questa Maria Callas, in questo libro, è un merlo indiano, e parla, ripetendo ciò che ascolta - come gli si confà.
Ma il libro è bello?
Sì: è divertente; sembra di essere a teatro: situazioni quotidiane esilaranti di una coppia di genitori con suocera e vicina di casa onnipresente, e una figlia adolescente che insegue il proprio sogno con cocciuta determinazione, nonostante tutto.
Quale sogno sarebbe?
Realizzare la propria vena artistica e diventare una étoile, l'étoile.
E il “tutto nonostante il quale” cosa sarebbe?
La sua doppia, l'altra sé dentro di lei, e poi...
Ah, capito! Un po' come me e te quando dobbiamo scrivere: tu scrivi e io cancello.
Però poi riscrivo. Comunque, un'adolescente è in fase di crescita, di acquisizione di consapevolezza: se a questo si aggiunge un conflitto con la madre che invece di sostenerla, la ostacola, capisci bene che la situazione si complica. E Luana (la protagonista) deve scegliere.
Questa è la madre; e il padre?
Sommerso da numeri e carte, d'altronde è un commercialista. E vorrebbe che la figlia proseguisse l'attività.
Oh, poveretta!
Per una volta siamo d'accordo. Almeno i numeri non ci dividono.
Mi pare però un po' esile come trama?
Ma che dici! C'è molto altro: esperienze di vita negli ambienti dello spettacolo, ingiustizie e soprusi, relazioni corrose dall'invidia, più di un evento traumatico, una solidarietà inattesa, un incontro scritto nel destino e la soluzione che si incarna, e non a caso, in un non umano. Come tutto quel che ho letto finora di Carmen Trigiante anche questo romanzo affronta temi di spessore privato e sociale, con una penna lieve ma incisiva. Un libro che induce a pensare.
Filosofico, insomma.
Esatto: filosofico, ma non astruso; archetipi e allegria coniugati con sapienza.
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