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Background di Izabel Nevsky non è il solito romanzo erotico che snocciola situazioni di natura sessuale senza mostrare la parte psicologica e profonda del personaggio. Tra le righe si percepiscono le sensazioni dei ricordi, vissuti a distanza di anni e rielaborati accuratamente con la consapevolezza del presente. Poco importa se si vengono a creare le medesime situazioni con gli stessi protagonisti del passato, perché è proprio la maturità del momento a renderle appassionanti, desiderate, volute e pretese con una mentalità matura e cosciente del rischio che portano con sé. Se ne deduce che il workshop fotografico altro non sia che una scusa per rivedere l'uomo con cui ha intrapreso i primi passi verso un appagamento sessuale in cui si è immersa completamente pur senza mai affogare del tutto; e questa capacità di sopravvivenza si tramuta in una nuova eccitazione al limite di ogni possibile resistenza. Con lui ritrova i momenti di intimità, ma anche le trasgressioni del passato, riproposte con la tipica ambiguità di chi si incontra dopo tanti anni e smania dalla voglia di amarsi. Sì, perché per la prima volta in questo romanzo si percepisce anche una forma occulta di sentimento che, misto al dolore per l'inevitabile perdita, rendono ancora più vivi i momenti passati insieme. Il testo denota inoltre una migliore capacità dell'autrice nel riflettere sull'evolversi di ogni evento, lasciando intravedere il perfetto controllo di ogni dettaglio.
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