113 Romanzi di [Noir] .: Writer Officina :.
 
Franco Porchetti
Sequenza letale Noir
Vi è mai capitato di assistere al vostro funerale? Be', a me ś. La cerimonia era prevista per le undici, ma fin dalle dieci, la casa era piena di gente. C'era chi nascondeva gli occhi rossi dietro occhiali scuri di circostanza e chi piangeva apertamente, con tanto di fazzoletto e singhiozzi. Solo morendo si pụ misurare il grado della propria popolarità. Ne ero commosso fino agli alluci, ve lo giuro. Ma quando ho visto arrivare il mio ami...
Marco Moretti
Occhi dal passato Noir
Una mattina di Luglio, oggi. Ore 8. Spiaggia di Varigotti La sabbia fresca cede sotto i piedi nudi accarezzati dal brivido leggero delle onde, mentre cammina lento sulla battigia che il mare cristallino avanza timido a baciare, retraendosi subito dopo. Massaggia il mento e sfiora con prudenza lo zigomo destro, ancora dolorante; non gli serve uno specchio per vedere la guancia gonfia e l'occhio pesto. Fanno male entrambi, non certo quanto i ...
Gaetano Barone
Il delfino degli Argàn Noir
Marionette. “Questo mio amore, inutile come un ombrello in una splendida giornata di sole, lo porto con me ovunque vada. Mi ripara dagli sguardi della gente che non ti ha mai conosciuta, dalle parole senza significato che ascolto ogni giorno, dalle vane illusioni che mi assalgono ogni volta che vedo una donna che ti somiglia e, mentre il ricordo di te passa attraverso gli occhi e m'intasa l'anima, la vita brucia ad ogni passo e mi consuma, m...
Fausto Schiavo
La festa Noir
Storia di lavorativa follia. Mi chiamo Fausto. Oggi un bel giorno per morire. Sono arrivato un po' tardi al lavoro stamattina, sono le 8.20 (di solito inizio alle 8.00). Il mio calendario segna venerd́ 4 dicembre, questo significa che faremo un bel ponte fino a marted́ 8. Ho già trovato il mio PC acceso (un grazie a Ivan che lo accende ogni mattina). Dunque, come da routine apro i file degli arrivi/ritiro merci e la posta. Cavolo, ci sono...
Giovanni De Bari
Catene invisibili Noir
Buenos Aires, 15 gennaio 1979. Santiago era in preda al panico. Il suo aguzzino lo teneva in pugno. Gli eventi erano precipitati in brevissimo tempo. Non riusciva neppure a ricordare come fosse arrivato a prendere decisioni coś difficili. Avvertiva una strana sensazione sottopelle, la sgradevole percezione di aver fatto delle scelte errate, irreparabilmente sbagliate. Nonostante questa sottile consapevolezza, egli continuava a rimuginar...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato a chi crede in se stesso e vuole incantare il mondo con le parole. Dedicato ai ribelli e ai sognatori, dedicato a chi non si arrende davanti a un rifiuto e vuole continuare a dipingere la vita con mille colori. Questo è il luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata, dove ognuno può coltivare i propri sogni, affinché si realizzino e non abbiano padroni. Questo è il luogo dei folli che vogliono cambiare il mondo e ci riescono davvero, questa è l'ultima speranza di chi vuole nascere mille volte e non morire mai...

Abel Wakaam