Susanna.
Ho finalmente finito di sistemare le quattro cose che mi sono portata dietro, appartenenti alla vecchia me, in questo enorme appartamento di cinquanta metri quadri dove ho intenzione di rifugiarmi per l'eternità. Dicono che cambiare aria aiuti a dimenticare il passato. Ma quando il passato si ricorda benissimo di te l'unica alternativa che hai è scappare. Da tutto e da tutti. Sperando che tutta la merda che ti ha sconvolto l'esistenz...
Marcello Salvi
Le acque di Amsterdam
Giallo Noir
- Notte fonda
Non c'era più nulla da fare, scappare era l'unica soluzione, si girò e corse via, sperando di non essere stata vista, ma lo scalpiccio alle sue spalle le diceva che era una speranza vana, non conosceva la zona quindi fuggì alla cieca, non ricordava neppure più da dove fosse venuta, semplicemente corse, era notte fonda, le luci dei lampioni illuminavano di una luce giallastra e poco utile a chi, in piena corsa, avrebbe avuto bisogno...
Gioacchino Rosa Rosa
50 giorni di Nemesi
Thriller Noir
La giustizia ha fallito, ora tocca a loro.
La croce nel grano.
Magro e nodoso come un ramo d'ulivo, con la pelle cotta dal sole e le ossa scricchiolanti, Santino Corvasci aveva aperto gli occhi che era ancora buio. Fuori, la campagna tratteneva appena il respiro, sospesa tra la notte e il giorno: spighe immobili, cielo scuro, aria ferma che odorava di terra. Dentro quella quiete, Santino si mise a sedere sul bordo del letto e portò alle la...
Maria Lidia Petrulli
Il volo della libellula
Noir Psicologico
Amelie
10 gennaio 2012
Opificio delle Pietre Dure di Firenze
Amélie si toccò la fronte, controllò i battiti del polso, si schiarì la gola, tossì per notare una raucedine che le rivelasse la presenza di un'infiammazione; si concentrò poi sulla testa, fletté i muscoli del collo, respirò a fondo e premette le mani sul petto. - Qualcosa non va - , si disse.
Rivolse quindi l'attenzione all'interno del suo corpo come aveva visto fare in un DVD, ...
Paolo Delmastro
Il Primo Cassetto in Basso
Thriller Noir
Era la prima volta in vita mia che mi preparavo per uccidere un uomo, per varcare uno di quei confini a senso unico dai quali non si torna indietro. L'attesa del buio cominciava a diventare snervante in quella sera di giugno in cui la notte sembrava non arrivare mai. Mi affacciai alla finestra, il sole era scomparso dietro ai tetti, ma una luce liquida, delicata e uniforme inondava ancora la città. Di fronte a me il traliccio della Rai aveva anco...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...