Barcellona Pozzo di Gotto, 1979.
Si trovava sotto il grande pero che i suoi avi avevano piantato davanti la fattoria. Parlava con la zia Sara delle proprietà di famiglia, dei migliori pascoli e dei prodotti del caseificio. Elogiava con calore i prodigiosi poteri della pietra nera che tanta importanza aveva avuto nella sua esistenza. La dolcezza di quel momento, però, durò poco perché man mano prendeva coscienza delle contraddizioni che lo cara...
Eleonora Ippolito
Un passo avanti e poi un altro
Narrativa
Il mare di primavera mi aveva sempre messo malinconia. Non era ancora un mare estivo e vivace ma neppure invernale e scuro; era un po' tutti e due, un ibrido di celesti spensierati e di blu ombrosi, una fase di passaggio tra la cupa quiete della stagione fredda che se ne andava via e l'esuberanza colorata dell'estate. Ogni volta che l'osservavo mi ritrovavo a desiderare di mandare il tempo in avanti rapidamente, in modo che l'estate con i suoi co...
Anna Pulinaro
Prigioniera di me stessa
Narrativa
Vi è mai capitato di svegliarvi in piena notte e iniziare a sentire rumori di ogni genere?
Bè, a me capita spesso, forse sarà per il mio vivere poco tranquillo, fatto sta che non riesco a darmi una spiegazione del perché ogni volta che mi trovo nella medesima situazione, il mio cuore sembra esplodermi dal petto; anzi detto tra noi credo che voglia scappare dal mio sterno perché prova la mia stessa fifa.
Intendiamoci, so che di notte tu...
Salvatore Scalisi
Tribolazioni
Narrativa contemporanea
Era una splendida giornata di metà novembre, sembrava primavera, esattamente un lunedì, e io, dopo una settimana che avevo terminato il mio ultimo romanzo, mi accingevo a scrivere una nuova storia. Di solito inizio a lavorare di mattina molto presto, intorno alle otto, ma quel giorno me l'ero presa comoda, visto che la mia mente non mi offriva nessuno spunto creativo. Per carità, mi era successo altre volte di iniziare, come si suol dire, in affa...
Amina Louki
Non dirmi solo ciao!
narrativa
Il primo sguardo non si scorda mai.
Uscita dal cancello di casa, mi trovai sulla stradina che sbocca sulla via principale in direzione Viale Europa che porta all'università. M'incamminai, sola, con me lo zaino, il PC e il materiale di studio.
Il mio obiettivo fin dal principio, era quello di trascorrere una giornata solitaria ad apprendere nuove nozioni, lontana da tutti e fare qualche ora di ripetizione.
Il paesaggio infondeva su di me sere...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato
a chi crede in se stesso e vuole incantare
il mondo con le parole. Dedicato ai
ribelli e ai sognatori, dedicato a chi
non si arrende davanti a un rifiuto
e vuole continuare a dipingere la vita
con mille colori. Questo è il
luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata,
dove ognuno può coltivare i propri
sogni, affinché si realizzino
e non abbiano padroni. Questo è
il luogo dei folli che vogliono cambiare
il mondo e ci riescono davvero, questa
è l'ultima speranza di chi vuole
nascere mille volte e non morire mai...