3119 Romanzi di [] .: Writer Officina :.
 
Daniele Missiroli
Stenaritmia Matematica
- Perché io devo imparare a fare i calcoli a mente se ho il computer, il cellulare, e tanti altri modi per farli? Quando mai mi capiterà di dover fare, per esempio, 17 per 18 o 35 al quadrato? - Aprendo le prime pagine di questo libro, sono sicuro che hai avuto pensieri del genere. È una buona domanda, lo ammetto. Ci sono molte risposte a questa domanda, ma io preferisco ri-spondere così: - Perché devo sollevare venti volte un manubrio di du...
Irma Kurti
Messaggi dall'alto Poesie
Una poesia sui muri Vorrei scrivere una poesia sui muri antichi e inumiditi della mia città, le persone non si fermano, il tempo sfida i loro passi con tanta velocità. Vorrei scrivere dei versi da leggere, mentre si sorseggia piano un caffè da gustare in un tiro di sigaretta, una riga forse le rimarrà in mente. Una breve poesia che in ogni verso serba l'azzurro, la luce e l'amore, la gente, le fredde mura della città...
Caterina Alagna
L'Odore Dell'Anima Poesia
Poesie L'anima lacerata Lacerata l'anima e strappata a brandelli si unisce alla vita con labile respiro, carnale impulso d'una vana esistenza. Trafitta da pensieri scorticanti, debole si muove tra tortuosi sentieri in cerca di una fonte di segreta conoscenza, unico movente ossessionante che intrecci fili per rimarginare gli squarci di lacrime sgorganti. Una lacrima Scende una lacrima a solcarmi il cuore. Non s'ode che u...
Mirella Guagnano
L'arcobaleno non ha radici Romanzo
Luglio 1969 I raggi del sole filtravano ardenti attraverso le finestre aperte in quel torrido luglio, rivelando sottili strati di polvere sul pavimento. Luca era lì, immobile sulla porta, guardava inorridito quella stanza che da quel giorno in poi sarebbe stata testimone dei suoi pianti silenziosi. Ovunque posasse lo sguardo vedeva solo squallore e miseria: in alcuni punti le pareti erano scrostate, non c'era niente che valesse la pena guardare,...
Alessia Di Palma
Cuore e Mente Romanzo di formazione
Prologo Mio padre mi fece accomodare su uno sgabello, i piedi rimasero penzoloni perché era troppo alto; avevo solo sei anni, quando mi avvicinai per la prima volta al pianoforte. Lui si sedette accanto a me, non mi lasciava mai da sola. Ero la sua principessa e lui il mio principe: mi amava, come solo un padre può amare sua figlia. - Ti faccio vedere come il tuo papà suona il pianoforte, tesoro - mi disse con voce dolce. Appoggiò le lunghe ...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato a chi crede in se stesso e vuole incantare il mondo con le parole. Dedicato ai ribelli e ai sognatori, dedicato a chi non si arrende davanti a un rifiuto e vuole continuare a dipingere la vita con mille colori. Questo è il luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata, dove ognuno può coltivare i propri sogni, affinché si realizzino e non abbiano padroni. Questo è il luogo dei folli che vogliono cambiare il mondo e ci riescono davvero, questa è l'ultima speranza di chi vuole nascere mille volte e non morire mai...

Abel Wakaam