3122 Romanzi di [] .: Writer Officina :.
 
Antonio Meola
La fine della notte Romanzo Sociale
Venivano di là, insieme, il vento e le persone. Il primo fuggiva sulla pelle e quel che portava del profumo dei fiori di inizio autunno, dell'odore dei camini accesi e del silenzio delle campagne, era nascosto dalle essenze che si spruzzavano addosso ragazze e ragazzi, uomini e donne, signori e signore, e dal loro chiacchiericcio. Massi tirò su con il naso. La farmacia di fronte al-ternava due scritte elettroniche verdi sul tabellone: 15 10 e 1...
Francesco Merli
Incubi alla porta Horror
Quando Daisy Bottom suonò alla porta di Robert Caroll per consegnare il giornale si trovò innanzi a un signore con un largo sorriso stampato in volto che non solo acquistò ben tre quotidiani e le diede una piccola mancia, ma la invitò anche a entrare in casa per una fetta di torta. Il profumo di dolci sfornati da poco si avvertiva fin dall'esterno e sarebbe di certo stato scortese, pensò Daisy, declinare l'invito dopo tanta cortesia dimostrata ...
Hibert Irma
La Sopravvissuta Biografico Storico
Il cibo. Nei primi mesi della guerra eravamo tutti ancora ben pasciuti e sazi. Le scorte che ognuno aveva in casa si stavano consumando ma era ancora possibile comprare i beni di prima necessità. I supermercati distribuivano le loro giacenze. I contadini vendevano frutta e verdura e tutto sommato alla fame non ci pensava ancora nessuno. Con il tempo e con gli anni passati sotto assedio ci saremmo accorti tutti di come sopravvivere fosse davver...
Savino Fiorella
L'Orabuca Romanzo
La campanella risuonò destandomi. Dovevo tornarmene in classe per farmi la mia maledetta sesta ora. Via dalla sala insegnanti! Obbligato. In classe! Anche se avrei dato qualsiasi cosa pur di andarmene via da lì. A saltellare nei campi. A pisciare beato nei fossi. Nei corridoi incrociavo gli insegnanti dagli sguardi tumefatti che liberati potevano uscirsene per quel giorno. Io ancora dovevo: Dai Francè, muoviti che è tardi... sempre con la te...
Lisabetta Mugnai
Salvo incidenti, morirò di empatia Narrativa non Fiction
Intanto io e Arturo, il professore di musica, facevamo i primi passi nella costruzione di un'amicizia; quasi ogni volta che aveva lezione veniva a farmi un saluto in segreteria, le prime volte con qualche scusa, poi senza più sentirne il bisogno. Andammo a un concerto, una domenica mattina, musica classica in quello che allora si chiamava Palasport e aveva un'acustica terribile, ma noi eravamo cinguettanti e contenti lo stesso. Poi cominciammo a...
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Dedicato a chi vuole sognare, dedicato a chi crede in se stesso e vuole incantare il mondo con le parole. Dedicato ai ribelli e ai sognatori, dedicato a chi non si arrende davanti a un rifiuto e vuole continuare a dipingere la vita con mille colori. Questo è il luogo di tutti, un acro di terra sconsacrata, dove ognuno può coltivare i propri sogni, affinché si realizzino e non abbiano padroni. Questo è il luogo dei folli che vogliono cambiare il mondo e ci riescono davvero, questa è l'ultima speranza di chi vuole nascere mille volte e non morire mai...

Abel Wakaam